Un debutto è sempre emozionante, un nuova avventura che si apre all’insegna delle grandi aspettative. Questo è stato il clima che ci ha accolto alla presentazione del brand automobilistico Haval, marchio del Gruppo Great Wall, che ha annunciato in settimana il suo ingresso ufficiale sul mercato italiano.

Specializzato nella produzione di SUV di alta qualità, il brand Haval è stato leader delle vendite nel settore in Cina, e, come dichiarato in conferenza stampa dall’Amministratore Delegato di Eurasia Motor Company s.r.l. – Azienda importatrice e distributrice di Haval e Great Wall – Federico Daffi, mira a diventare il marchio principale nel segmento in tutti i continenti.

Giunti nel quartier generale di Haval Italia a Palazzolo sull’Oglio, in provincia di Brescia, abbiamo avuto l’opportunità di assistere all’esordio del modello H2, un SUV di segmento C da 4,33 m di lunghezza, 2,65 m di passo, 1,70 m di altezza e 1,81 di larghezza, che ha come biglietto da visita un rapporto qualità/prezzo davvero interessante. Il modello di sport utility presentato avrà il compito di rompere il ghiaccio con un mercato esigente come quello italiano, proponendosi in due livelli di allestimento, la versione base Easy, a 17.900 euro, e la più ricca Premium a 19.900.

Al di là dei dati tecnici – la H2 verrà venduta solamente con una motorizzazione 1.5 Turbo Benzina Euro 6.2 o GPL (sviluppato e assemblato in Italia) con potenza di 103kW o 140CV e una coppia massima di 196 N/m – la linea esterna ha decisamente una sua personalità: il design non stupisce, ma risulta piacevole alla vista e offre delle scelte stilistiche che ben si adattano al mercato nazionale, con una griglia frontale predominante che include il logo HAVAL.

Ad un’analisi più attenta, infatti, abbiamo potuto notare come il frontale sia decisamente l’elemento distintivo di questa H2, grazie alla grande calandra cromata che raccorda i gruppi ottici dotati di tecnologia full LED di serie su tutti gli allestimenti. Continuando ad osservare da vicino questo SUV dalle dimensioni compatte, abbiamo rilevato come il disegno dei cerchi in lega ben si accosta al logo Haval impresso sul montante posteriore, mentre il retrotreno si presenta molto gradevole con una interessante cromatura ad unire i gruppi ottici.

Ad una prima occhiata lasciano una buona impressione anche gli interni, nei quali è evidente la presenza di plastiche morbide alternate a linee lucide sulla plancia. Lo stile è a tratti severo ed essenziale, ma la plastica nera lucida sulla console e sul tunnel centrale ben si intonano con la pelle presente sul volante, sul bracciolo centrale e sui pannelli porta, dove campeggia anche la plastica rigida. Purtroppo non ci sono stati forniti dati sulla capacità del bagagliaio, che risulta a prima vista piuttosto capiente ed in linea con la concorrenza.

Sfortunatamente è mancata una prova su strada, ma non è mancato lo spirito d’iniziativa e la cordialità che ci hanno coinvolto fino alla fine del nostro viaggio in Franciacorta, una terra ricca di peculiarità che ben rappresenta lo spirito che si cela dietro al nuovo brand Haval.

Arriva in Italia Haval H2, il SUV cinese firmato Great Wall